Basato sul romanzo (2014) di Miriam Toews, Michael McGowan ha scritto e diretto un film frastagliato, ma onesto e commovente.
Yoli (Alison Pill) è una madre frustrata e una scrittrice in crisi, cresciuta all’ombra della sorella maggiore, Elf (Sarah Gadon), pianista di successo. Dopo che Elf ha tentato il suicidio, Yoli torna nella loro città natale, per aiutarla a riprendersi. Ma Elf insiste sul fatto che è determinata a morire, come ha fatto suo padre, 12 anni prima.
All My Puny Sorrows è un dramma familiare ben congegnato che esplora i temi del suicidio e della salute mentale con una delicatezza accurata, priva di cinismo e melodrammoni.
Non è la prima volta che Elf ha cercato di uccidersi, e chiarisce che non sarà l’ultima; vuole infatti che sua sorella la accompagni in Svizzera e la porti in una clinica per il suicidio assistito. “Non voglio morire da sola” spiega una Elf stanca e razionale.
“Non voglio affatto che tu muoia”, risponde piccata e altrettanto stanca Yoli. Questo conflitto è il vero cuore del film. E il cast di attrici ha un ruolo fondamentale nel travolgere il lettore con una raffica di emotività, senza ricattarlo.