“Amerikatsi” di Michael A. Goorjian

Michael Goorjian, attore, sceneggiatore e regista di origini armene, nato e cresciuto a San Francisco, scrive e dirige (con una dedica al nonno) una commedia malinconicamente chapliniana.
Nel 1915 il piccolo Charlie scampa al genocidio armeno, che non risparmia la sua famiglia, nascondendosi
clandestinamente in un camion diretto negli Stati Uniti. Porterà sempre nel cuore la frase di sua madre “non smettere mai di sorridere”.
All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, Stalin offre la possibilità agli armeni sopravvissuti al genocidio di rimpatriare in quella che è diventata l’Armenia sovietica.
100 mila persone colme di speranze, tra cui 313 armeni americani, rinunciano alla loro cittadinanza e fanno ritorno a casa, per colmare quel vuoto interiore identitario e culturale.
Tra loro c’è anche Charlie, diventato uomo. Della sua lingua madre conosce poco o nulla, sa esprimersi bene in inglese. La curiosità di trovare le sue radici è bloccata repentinamente da un sistema politico non previsto.
nascondendosi


L’anima armena è soffocata dalla cortina di ferro e dopo poco Charlie viene assurdamente arrestato per
il solo fatto di indossare una cravatta, da un comandante russo Dmitry, geloso degli apprezzamenti a Charlie da parte di sua moglie Sona.

Affinché Charlie non influenzi gli altri prigionieri con la sua apertura di mente e il suo “cosmopolitismo”, Charlie viene messo in isolamento. Ma appena prima di sprofondare in questa assurda situazione, Charlie scopre una finestrella dentro la sua cella….da lì può osservare l’appartamento vicino. La coppia che ci abita, Tigran e Ruzan, diventano per Charlie l’unica e salvifica connessione con il mondo. Appena può, Charlie li osserva mentre cenano, ridono, piangono, cantano, danzano, vivono. Guardarli nella loro vita
quotidiana gli permette di scoprire la cultura armena, di cui era sempre stato ignaro.

Charlie inizia così a empatizzare con Tigran. Anche lui, come altri, è stato obbligato a reprimere i suoi desideri e sopprimere il suo amore per l’arte. Ma poi, inaspettatamente, Tigran scopre di essere osservato e invece di denunciarlo, lo invita a scoprire il suo mondo. Mentre entrambi sono in qualche modo prigionieri, noi
spettatori scopriamo un intero mondo e Charlie capisce di aver ritrovato il suo paese.

Non smette di sorridere Charlie, per sopravvivere. E in certo modo, personale ed empatico, il regista cerca di non far mai smettere al pubblico di sorridere.
È una storia intima, stravagante, poetica, tragica messa in moto con un tenero stile artigianale.

Data di uscita: 16 gennaio 2025

Genere: Commedia

Anno: 2022

Paese: Armenia

Durata: 121 min

Produzione: People of Ar

Distribuzione: Cineclub Internazionale Distribuzione