“Anora” di Sean Baker

Nei suoi film Sean Baker, senza mai giudicare e con la tenacia del realismo, ha raccontato gli emarginati, le periferie, l’immigrazione, l’integrazione culturale, la precarietà del lavoro, la difficoltà dei rapporti affettivi. La sua osservazione del mondo gli è valsa la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2024 con Anora, un film imprevedibile, frenetico a tratti selvaggio a tratti straziante, violento, con un finale che stravolge.

Non solo regista, ma anche sceneggiatore e montatore del film, Baker racconta ora la storia della poco più che ventenne Anora, Ani (Mikey Madison), spogliarellista in uno strip club di Manhattan, città dove nella fascia di reddito della povertà vivere è sopravvivere. Di origini russe, Ani ha imparato la lingua per comunicare con la nonna, ma preferisce da sempre parlare in inglese anche quando nel locale arriva il giovincello fannullone Vanya (Mark Eydelshteyn), milionario con i soldi in del padre oligarca russo. Mandato in America per studiare, prima di iniziare a lavorare, Vanya passa il suo tempo a fare feste e festini. Quando incontra la civettuola e ciarliera Ani perde la testa: dal ballo nel privè, le chiede un incontro privato a casa, e poi la “prenota” per una settimana da “girlfriend experience”.
Odioso, incontenibile e esuberante Vanya chiede ad Ani di sposarlo. Lei accetta perché pensa che il sogno possa diventare realtà, il sogno di una svolta lontano dalla periferia, dalla prostituzione, dalla sua vita. Lei si aggrappa a quel sogno, quello del “per sempre felici e contenti”.

Quando i genitori di Vanya scoprono quello che ha combinato il rampollo, chiamano i “loro uomini a New York” per ottenere l’annullamento del matrimonio. I due fratelli armeni, Toros (Karren Karagulian) e Garnick (Vache Tovmasyan), e il russo Igor (Yura Borisov) non si aspettano pane per i loro denti (qui Baker regala circa un’ora di puro esaltante cinema). Vanya scappa. Ad Ani non resta che combattere da sola, come sempre forse, per il suo sogno, quello delle favole.

Nei suoi 139 minuti, Anora, con la fotografia granulosa, che evoca gli anni 70, di Drew Daniels, è un film ambizioso, crudo, chiassoso, stridente, indisciplinato che cambia registro con una disinvoltura che spiazza e conquista.

Baker ha uno sguardo lucido, si rivela nuovamente un acuto e sensibile osservatore del mondo ai margini.
È un film scritto con competenza, e ben interpretato da tutti gli attori su cui troneggia il carisma graffiante dalla protagonista Mickey Madison (C’era una volta a Hollywood, Scream) che rende Ani una sognatrice disincantata.

Data di uscita: 07 novembre 2024

Genere: Drammatico

Anno: 2024

Paese: USA

Durata:139 min

Produzione: Cre Film, FilmNation Entertainment

Distribuzione: Universal Pictures