Intervistata da Pedro Armocida, direttore del Festival di Pesaro, Anna Crispino con commozione e tenerezza, ha presentato il suo libro “Carlo Delle Piane. L’uomo che ho amato (ed. Martin Eden).
Attore di teatro e di cinema, Carlo Delle Piane era molto legato a Pesaro e al suo Festival. Nel 2018, anno dei festeggiamenti del suo 70° anniversario di carriera, si trovava nella città, che quest’anno compie spegne 60 candeline di Mostra del Cinema, a presentare il suo ultimo film Chi salverà le rose, scritto e diretto da Cesare Furesi.
Nel suo libro Anna Crispino racconta l’attore di cui è stata fan e l’uomo che poi ha amato, ricordando e raccontando aneddoti, e raccogliendo i pensieri di chi lo ha conosciuto, da Vincenzo Mollica al portiere del palazzo dove abitavano.
È un ritratto complesso e semplice, come Carlo Delle Piane era, di una storia personale non facile, ma ricca di incontri, gesti e simboli “dalla sua assenza, ho capito la sua presenza” racconta Anna Crispino “gli ultimi anni sono stati molto impegnativi: entrava e usciva dagli ospedali. Nell’ultima fase della sua vita si faceva tenere per mano, aveva mollato il controllo, quindi si concedeva a questo contatto”.
“Per un uomo strutturato come lui, ha fatto gesti impensabili. Era un attore molto scrupoloso, ma si rilassava sul set. Come attore si concedeva a gesti che non erano i suoi. Per lui il cinema era vita. Quando recitava aveva un dono, ti rapiva con gli occhi. Dove andavamo lui era molto amato, era un’anima notturna e curiosa. Sentiva l’affetto verso di lui, e questo lo ripagava dal non sentirsi riconosciuto dal grande cinema”.