Daniel Brühl racconta il suo Karl Lagerfeld

Nel 1972, Karl Lagerfeld (Daniel Brühl) ha 38 anni e non porta ancora il suo iconico taglio di capelli. È uno stilista di prêt-à-porter, sconosciuto al grande pubblico. Quando incontra e si innamora del sensuale Jacques de Bascher (Théodore Pellerin), un giovane dandy ambizioso e problematico, il più misterioso degli stilisti osa sfidare il suo amico (e rivale) Yves Saint Laurent (Arnaud Valois), genio dell’haute couture sostenuto dal discusso uomo d’affari Pierre Bergé (Alex Lutz).

Abbiamo incontrato a Milano il protagonista Daniel Brühl per parlare della sua interpretazione di un’icona della moda “sono metà tedesco e metà spagnolo, ho lavorato molto sul mio accento tedesco. Mi ero ritirato in Spagna, in campagna per studiare. Recitavo mentre camminavo sui tacchi davanti un branco di pecore che mi guardavano piuttosto perplesse” – ci ha raccontato – “È stato interessante scoprire l’uomo che era prima di diventare famoso, prima di trasformarsi in un personaggio. Ho cercato la sua vulnerabilità, la sua fragilità, la sua insicurezza”.

“Interpretare Karl Lagerfeld senza imitarlo, senza farne una caricatura è stato come mettere insieme un rompicapo da 10 mila pezzi. Ha inventato una maschera per proteggere se stesso, quindi ho cercato un equilibrio. Ho letto tre biografie, le sue tante interviste, ho incontrato anche i suoi vecchi amici, i quali mi hanno fornito particolari da cui attingere. Da una parte era un grande intellettuale che leggeva Proust e dall’altro era icona della cultura pop. Da lì mi sono tuffato. Ho capito che lui era molto bravo a vendersi, ad acquisire un linguaggio unico per proteggersi. Era un personaggio criptico, misterioso, discreto nulla sua sfera romantica. Cercava di aprirsi, ma temeva di perdere il controlloe aveva fame di raggiungere gli obiettivi che si era dato. Ho cercato una connessione tra la mia vita e la sua: essendo un attore, come lui ho voglia di amore e rispetto, poi le luci della ribalta non sono sempre accese su di me, ma ho vissuto momenti che ci accomunano”.

Becoming Karl Lagerfeld porta il pubblico nel cuore degli anni ‘70, a Parigi, Monaco e Roma, per seguire la crescita formidabile di questa personalità complessa e iconica della couture parigina, già spinta dall’ambizione di diventare l’imperatore della moda.
Tra glamour e conflitti personali, feste grandiose e passioni distruttive, questa serie svela la storia di Karl prima di Lagerfeld.

“Come lui – prosegue Brühl – voglio poter mantenere questo interesse che lo ha animato fino all’ultimo, senza mai cadere nella nostalgia del passato, vivendo nel presente».

Recentemente su sui social Brühl ha pubblicato un suo video dove rilascia una dichiarazione per le imminenti votazioni europee. Alla domanda se volesse parlarne anche con noi ha risposto: “Ho avuto uno straordinario privilegio perché quando avevo 11 anni vivevo in un Paese che ha visto la caduta del muro e  ho vissuto in una Europa di rispetto, la tolleranza. Spero possa continuare anche in futuro. Oggi mi preoccupa questa mancanza di unità. Però ho figli maschi non posso permettermi di essere pessimista. Io sono un ottimista, e sono fiducioso in una realtà più positiva nella storia dell’Europa. I messaggi facili che spargono i populisti e i nazionalisti non sono d’aiuto. La storia e l’umanità sono molto più complesse, come abbiamo imparato in Germania, noi dovremmo continuare ad apprendere dalla nostra storia”.

La serie mette in luce anche le personalità della moda e della cultura che hanno frequentato Karl Lagerfeld all’epoca. Jeanne Damas, stilista e attrice in La sincerità e Rock’n Roll, veste i panni di Paloma Picasso, mentre la cantautrice e modella Claire Laffut quelli di Loulou de La Falaise. La leggendaria attrice Marlene Dietrich è interpretata da Sunnyi Melles, comparsa nel film vincitore della Palma d’Oro nel 2022 Triangle of Sadness, mentre Andy Warhol è interpretato da Paul Spera (On the LineUna giusta causaMarie-Antoinette).Le musiche della serie sono state affidate a Evgueni e Sacha Galperine (Oussekine, Grazie a DioThe Undoing – Le verità non detteBaron NoirMédecin de NuitLa scelta di Anne – L’ÉvénementScene da un matrimonio).

Jérôme Salle (Kompromat: Il caso RousellTotems – Conto alla rovesciaL’OdisseaZuluAnthony Zimmer) è alla guida di questa grande serie e ha diretto gli episodi 1, 2 e 6. Condivide il ruolo di executive producer con il produttore di Jour Premier Arnaud de Crémiers.

Gli episodi 3, 4 e 5 sono diretti da Audrey Estrougo (Tout va bienSuprêmes). Isaure Pisani-Ferry (Rapinatori: La serie,VampiriKaboul Kitchen) è la creatrice della serie, insieme a Jennifer Have (InfidèleLes Bracelets Rouges) e Raphaëlle Bacqué. Isaure Pisani-Ferry è anche capo sceneggiatrice della serie, avendo co-scritto tutti gli episodi con Dominique Baumard (The Young ImamRapinatori: La serieLe Bureau – Sotto copertura), Jennifer Have e Nathalie Hertzberg (Le Procès Goldman).

Dal 7 giugno su Disney+