“Ernest e Celestine – L’Avventura delle 7 Note” di Jean-Christophe Roger e Julien Chheng

Per riparare il loro violino rotto, Ernest e Celestine iniziano un viaggio verso il lontano paese natale dell’orso, una terra magica dove da sempre si esibiscono i migliori musicisti del mondo e incredibili melodie riempiono l’aria di gioia. Al loro arrivo, i nostri eroi scoprono però una realtà completamente diversa: tutte le forme di musica sono state bandite! Ernest e Celestine non riescono proprio ad immaginare una vita senza musica.

Insieme ai loro amici e a un misterioso fuorilegge mascherato, faranno di tutto per riportare la felicità nella Terra degli Orsi.
Basato sull’omonima serie di libri per bambini scritta dalla disegnatrice belga Gabrielle Vincent (in Italia pubblicato da Gallucci), prima avventura di Ernest e Celestine (2012), sceneggiata da Pennac, è stata candidata all’Oscar come Miglior film d’Animazione.
Scritto da Guillaume Mautalent, Sébastien Oursel, Jean Regnaud, Ernest e CelestineL’avventura delle 7 note va ascritto di diritto nell’elenco dei classici per tutta la famiglia. I bambini lo guarderanno adoranti per la dolcezza, la poesia, l’avventura. È un film pensato per loro.

“Questa storia spiega ai bambini che la musica è normalmente uno spazio di libertà – spiegano i produttori – ma che non è così in Ostrogallia. Lì, una strana legge obbliga le figlie a fare lo stesso lavoro delle madri e i figli lo stesso dei padri. L’intera società opera secondo la regola “Così è e sempre sarà”. Scopriamo anche che Ernest ha dovuto lasciare il suo paese perché si è rifiutato di diventare giudice come suo padre. L’esilio gli ha permesso di diventare il musicista di strada che aveva sempre desiderato essere. In Ostrogallia, i giovani spettatori assistono alla lotta dei nostri protagonisti contro un clan che ha preso decisioni assurde che limitano la libertà delle persone senza alcuna ragione. E poiché la musica ha portato alla partenza di Ernest, suo padre si è vendicato costringendo gli abitanti dell’Ostrogallia a suonare una sola nota.”