Daphne e Josh si conoscono, si guardano, si chiamano da una cella all’altra, si sfiorano in brevi momenti di svago senza le sbarre di un carcere minorile nella periferia di Roma. Entrambi sono dentro per rapina. Sono un giovane uomo e una giovane donna con un passato che è già un fardello. Sono due ragazzini infantili e impulsivi che pensano all’oggi, il domani è un oggetto che non conoscono. Si scrivono parole semplici nonostante la complicazione del luogo; e lo fanno clandestinamente perché il regolamento carcerario non prevede nessun tipo di comunicazione tra la sezione maschile e quella femminile.
Entrambi ricercano disperatamente, a modo loro, un amore che manca costantemente. Josh, originario di Milano, è stato piantato dalla fidanzata, stanca di aspettarlo. Il padre di Daphne (Mastandrea) si è fatto anni di carcere, ora è in libertà vigilata e ha l’obbligo di rientro la sera. Con quella fame disperata, che invoca solo una carezza, Daphne si è fatta tatuare, in carcere, il nome del padre. Pretende poco, ma lo pretende subito e senza condizioni. E’ un fiore ormai sbocciato, ma delicato, che richiede particolari attenzioni quotidiane.
Claudio Giovannesi (Alì ha gli occhi azzurri) arriva alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes con una storia d’amore dalla sagace drammaturgia. Il materiale narrativo di Fiore è attinto dall’esperienza del regista come insegnante nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma; Giovannesi ha messo insieme le esperienze dei detenuti che ha conosciuto.
I due protagonisti di questo film non sono attori professionisti.
L’innato talento della ventunenne Daphne Scoccia è stato scoperto casualmente in un’osteria di Monteverde dove attorno a un tavolo si era riunito il cast tecnico del film e la neo attrice serviva ai tavoli. La sua interpretazione dà al film una ricchezza espressiva e fisica che, se messi a frutto con studio e dedizione, lascia presagire un brillante futuro.
Mentre al Beccaria di Milano il regista ha incontrato Josciua che aveva avuto anche esperienze di teatro in prigione.
I due giovani regalano al film un alto livello di verità e una radiosa di emotività.
Non è e non vuole essere un film sul tema del carcere. Giovannesi, senza retorica, con mano ferma e tenace dolcezza, si concentra sul disagio e sulle dinamiche di vita di questi giovani che chiedono a modo loro calore umano.
Titolo originale: Fiore
Nazione: Italia, Francia
Anno: 2016
Genere: Drammatico
Durata: 105′
Regia: Claudio Giovannesi
Cast: Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Valerio Mastandrea, Gessica Giulianelli, Klea Marku
Produzione: Pupkin Production, IBC Movie, Rai Cinema
Distribuzione: Bim Distribuzione
Data di uscita: Cannes 2016 – Quinzaine des Réalisateurs
25 Maggio 2016 (anteprima)
01 Giugno 2016 (cinema)