Il delizioso “Wonka” di Paul King

C’è qualcosa di magico, o ammaliante se preferite, nel tocco di Paul King.
I suoi due film su Paddington (2014; 2017 – l’orsetto creato da Michael Bond nel 1958), squisitamente britannici, hanno conquistato il cuore di moltissimi spettatori per i momenti di tenerezza mai sdolcinati, per le esilaranti invenzioni visive e trovate grafiche.

King si è messo di nuovo dietro la macchina da presa e, ispirandosi al celeberrimo personaggio creato da Roald Dahl ne La fabbrica di cioccolato del 1964, ha inventato, o immaginato (è sempre una linea fiabesca molto sottile se non invisibile) il passato di Willy Wonka, scrivendo la sceneggiatura insieme a Simon Farnaby (l’autrice di bestseller Sibéal Pounder l’ha poi trasformata in un libro edito in Italia da Salani).

Sono due i Willy Wonka che il cinema ha impresso nell’immaginario collettivo dando  un volto umano al personaggio di Dahl. C’è l’insuperabile Gene Wilder in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato film del 1971 diretto da Mel Stuart; poi c’è la versione freak di Johnny Depp per Tim Burton in La fabbrica di cioccolato del 2005.


Il Wonka giovanissimo uomo creato ora da King e interpretato con gentilezza elegante da Timothée Chalamet è un film che scalda il cuore, ha lo stesso effetto di una cioccolata calda in una giornata di tempesta.

Fin da quando era bambino, Willy Wonka sapeva di voler creare meraviglie con il cioccolato. Ogni anno, per il suo compleanno, sua madre creava apposta per lui il regalo più bello che si potesse immaginare: una deliziosa tavoletta di cioccolato. E Willy era certo che un giorno avrebbe condiviso quel dono speciale con il resto del mondo.

Per Willy Wonka il cioccolato è la cura, è un atto di fede religioso con il potere di cambiare le persone.
Passano gli anni, e dopo aver solcato i sette mari, per perlustrare terre oscure alla ricerca di rare prelibatezze, Willy si ritrova finalmente davanti alla famosa Galleria Gourmet, sede delle botteghe dei tre più rinomati cioccolatieri della città, ed è pronto a realizzare il suo sogno. Ben presto, però, scopre che il trio non è l’amichevole compagnia che sperava di trovare… Willy avrà bisogno di tutto il potere dell’immaginazione e di un sorprendente gruppo di amici per portare al mondo le sue straordinarie creazioni.

Con le musiche composte da Joby Talbot, le canzoni scritte da Neil Hannon ((alcuni brani sono ripresi dal film di Mel Stuart del 1971), e i costumi di Lindy Hemming, Wonka è una storia dolce e deliziosa, insomma vecchio stile ma accattivante, e un musical “sul pezzo” senza stonature (!) che sa rivolgersi a un pubblico vasto, senza età, occorre solo che abbia voglia di divertirsi e anche di tenerezza.
Verso la fine del film, il giovane Wonka interpretato da Chalamet canticchia la bella canzone “Pure Imagination” – resa popolare da Gene Wilder.

Se è a dir poco irresistibile Hugh Grant nei panni di un altezzoso Oompa-Loompa, e Rowan Atkinson nei panni di un alto prelato e i suoi “frati” aggiungono spettacolarità alla storia, il resto del cast – da Olivia Colman e Tom Davis a Jim Carter – è sgargiante e agile al servizio della fiaba.

Wonka è una favola artigianale golosa.

Dal 14 dicembre #soloalcinema distribuito da da Warner Bros. Pictures.