Basato sul romanzo di Rumaan Alam (2020, edito in Italia da La Nave di Teseo), prodotto dalla Higher Ground Productions (fondata da Barack Obama and Michelle Obama nel 2018), scritto e diretto da Sam Esmail (serie Tv Mr Robot) Il Mondo Dietro di Te è un thriller apocalittico intrigante e – inaspettatamente – divertente per il suo genere.
Amanda (Julia Roberts) e il marito Clay (Ethan Hawke) affittano una casa al mare a Long Island per un fine settimana con i figli Archie (Charlie Evans) e Rose (Farrah Mackenzie).
Il primo giorno in spiaggia viene “travolto” da uno di quegli imprevisti che si vedono “solo nei film”.
Ma le sorprese non finiscono.
A sera inoltrata, mentre i due figli dormono, e Amanda e Clay stanno bevendo il bicchiere della staffa, sentono bussare alla porta.
Davanti a loro si presentano un padre G.H. (Mahershala Ali) con sua figlia Ruth (Myha’la): erano a Brooklyn a un concerto, c’è stato un blackout, la città è nel panico. Così hanno pensato di rifugiarsi nella loro casa al mare, affittata ad Amanda e Clay.
Se Amanda è sospettosa e astiosa, Clay si fida amabilmente.
Tuttavia il disagio cresce con il passare delle ore e si trasforma in terrore; e non è solo dovuto alla convivenza tra estranei, ma a quel blackout che alla luce del giorno sembra essere un un cyberattacco.
L’interesse dello spettatore nei confronti di questo thriller accresce in modo direttamente proporzionale allo sviluppo del panico dei protagonisti de Il Mondo Dietro di te.
L’abilità di Sam Esamil è stata quella di far agire gradualmente la suspense della sua storia innescando situazioni audaci, pungenti e cupe in uno scenario plausibile che mostra quanto siamo dipendenti dalla tecnologia, dove senza di essa non solo non siamo in grado di percorrere strade e trovare direzioni (senza navigatore satellitare), ma le macchine stesse possono essere comandate a distanza; dove senza internet anche le piattaforme in streaming sono disabilitate e non si possono guardare le serie tv.
Il Mondo Dietro di Te con la sua efficace, e minacciosa, colonna sonora di Mac Quayleha, nella sua ambizione possiede quindi una costruzione lenta – la scena si svolge prevalentemente all’interno di una grande casa e del suo giardino, l’impianto è quasi teatrale – ma non per questo priva di ritmo, e sa far riflettere attraverso i dialoghi che toccano vari e variegati temi, ma soprattutto regalando uno dei finali più imprevedibili e ironici visti in questi tempi.
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