In Libreria “I segreti del Canal Grande” dello scrittore Alberto Toso Fei

Oltre le finestre dei1 palazzi sul Canal Grande, i più prestigiosi e importanti di Venezia, si nascondono le storie, le leggende, le curiosità, gli intrighi e le passioni della Serenissima. Nelle loro stanze si è snodata, nei secoli, la storia millenaria della Repubblica. Dai loro balconi si sono affacciate le cortigiane più belle, i poeti più acclamati, i governanti più astuti, gli ospiti più prestigiosi, che hanno reso leggendaria la città lagunare.“I segreti del Canal Grande”, dello scrittore veneziano Alberto Toso Fei – che torna con una veste rinnovata a quindici anni dalla sua prima edizione grazie a Editoriale Programma – racconta tutto questo “navigando” nella storia: è infatti percorrendo le rive de “la strada più bella del mondo”, così come la definì l’ambasciatore di Francia
 Philippe de Commynes oltre cinque secoli fa, in un doppio viaggio De Citra e De Ultra, ovvero su un lato o sull’altro della città, che è possibile rivivere la storia della Serenissima attraverso le sue vicende, i suoi segreti o i semplici aneddoti, lasciandosi incantare dalle voci del passato.
«Se Venezia è indiscutibilmente un unicum che conserva e rivela le sue storie, il Canal Grande, essendo “il corso” cittadino, è il luogo dove – più di qualunque altra parte della città – si addensa la maggiore quantità di vicende, delle quali sono visibili le tracce. Goderne durante un tragitto è una esperienza, una messa in contatto con l’anima più profonda di Venezia. Un portale che permette un viaggio nel tempo e nella storia». Dichiara Alberto Toso Fei ­
Centinaia di personaggi che, palazzo dopo palazzo, finestra dopo finestra, si affacciano per rievocare quale incredibile vetrina sia stata questa via d’acqua senza pari: Gabriele d’Annunzio che semicieco vi scrisse il “Notturno”, Dante Alighieri che si mise a conversare con un pesce davanti al doge Soranzo, Antonio Canova che vi scolpì le sue prime opere, Lord Byron che vi nuotava abitualmente, Eleonora Duse che solo qua trovava pace, Giacomo Casanova che vi tenne il suo primo sermone da abate prima di dedicarsi ad “altro”, Papa Alessandro III che vi lavorò come sguattero, Francesco Morosini che con le sue conquiste ridonò nuova gloria alla Repubblica, Rodolfo Valentino che vi salvò dalle acque una ereditiera, e poi Napoleone BonapartePietro AretinoPeggy GuggenheimGiordano Bruno, in una singolare rassegna unita dallo scorrere secolare delle acque della strada maestra di Venezia.Ma accanto alla Storia non poteva mancare la leggenda, in gran parte legata alla tradizione orale: anche le rive del Canal Grande sono dunque dimora di fantasmi spaventosi o gentili, di diavoli e streghe, di mostri marini e coccodrilli di pietra.Infine, il libro non narra solo di personaggi illustri o leggendari, ma anche dei magnifici edifici che sono loro stessi portatori distorie che, a dispetto del tempo, sono ancora qui a raccontarsi: come quella del palazzo tagliato a metà e di quello mai finito di costruire; dell’edificio che con le sue statue scolpite racconta un dramma familiare e dei graffiti che parlano dei tempi antichi della peste; della maestosità di Ca’ Balbi, costruita per dispetto e della leziosità della “casa di Desdemona”, del palazzo maledetto e della cupola senza chiesa; del ponte di Rialto e di quello della Costituzione.«Credo che dare voce alle storie invisibili di Venezia sia un modo per preservarla dall’usura del tempo – dichiara Alberto Toso Fei. Frammenti di storia millenaria fatta di racconti orali raccolti dagli anziani, di segni sulla pietra, come i graffiti – piccoli presìdi di memoria ancora tutti da scoprire – messi in dialogo con la grande Storia e riportati nei luoghi dove ebbero origine, possono essere un antidoto alla perdita di identità. Anche le storie possono contribuire a salvare Venezia». 
 UN LIBRO DOUBLE-FACECon la sua doppia copertina “I segreti del Canal Grande” è un libro che si può capovolgere da una parte e dall’altra: leggendolo nei due versi si esplorano infatti – in una sorta di “andata e ritorno” – le due rive del canale, rendendolo un oggetto unico e divertente. ­
Il volume si correda da una elaborazione grafica di ogni palazzo del Canal Grande, e può dunque essere letto anche come una guida. Infine il libro – che ha una copertina traslucida che ricorda il riflesso dell’acqua – è arricchito dalle fotografie in bianco e nero scattate da Linda Simionato, che ha curato anche la veste grafica.
L’AUTOREVeneziano dal 1351, Alberto Toso Fei discende da una antica famiglia di vetrai di Murano. È giornalista, scrittore e saggista tradotto in più lingue. I suoi libri su Venezia, nati dal recupero della tradizione orale, sono diventati performance teatrali, opere d’arte, installazioni, cacce al tesoro.  ­
Come una macchina del tempo vivente, con i suoi storytelling, dà vita a recital, conferenze-spettacolo, TEDx, iniziative, eventi on line e sui social. Negli ultimi anni si è dedicato ai graffiti storici della città, mappandone oltre 6000 in 5 anni assieme alla storica Desi Marangon. È autore del romanzo “Il piede destro di Byron” (Marsilio), dove il protagonista è un investigatore per caso tra cronaca e leggenda. Protagonista della vita culturale a Venezia è un punto di riferimento per la sua storia. Alberto Toso Fei è il narratore di Venezia. LA CASA EDITRICEEditoriale Programma è una casa editrice nata a Treviso nel 2009. Nei suoi quindici anni di attività ha pubblicato più di 700 titoliche spaziano dall’arte al turismo, dalla cucina alla storia. Da sempre ha dato grande spazio alle pubblicazioni riguardanti soprattutto le regioni del Nord Italia e in particolare il Triveneto: cultura, tradizioni, storia, escursionismo, con l’obbiettivo di far conoscere e valorizzare il territorio e con uno sguardo particolare a Venezia, città che vanta il maggior numero di titoli della casa editrice. Editoriale Programma pone una particolare attenzione agli aspetti grafici – e tipografici – di ogni pubblicazione. Il libro sarà presentato sabato 14 dicembre 2024 alle ore 17.30all’Auditorium di The Home of the Human Safety NetProcuratie Vecchie di Piazza San Marco – in collaborazione con KidPass