“L’amore che non muore (L’amour ouf)” di Gilles Lellouche

La fine è l’inizio.
Poi il nastro si riavvolge per una breve introduzione dei personaggi alla fine degli anni 70 circa, la storia procede e si sviluppa negli anni 80 per poi finire un decennio dopo. L’amour ouf racconta una favola epica di amore folle e ferito, di criminalità e violenza, di dolore e disperazione, e musica (la coreografia sulle note di “A Forest” dei Cure vale il prezzo del biglietto!)

Jacqueline/Jackie (interpretata durante l’adolescente dalla magnetica Mallory Wanecque e nell’età adulta da Adèle Exarchopoulos ), orfana di madre, vive con il padre paziente e amorevole; è stata espulsa dalla scuola cattolica per insubordinazione.
Quando scende dal bus per entrare nella nuova scuola si imbatte in un gruppo di bulli del quartiere capeggiati da Clotaire (Malik Frikah da adolescente e poi François Civil da adulto), figlio di una numerosissima famiglia delle classe operaia.
Sono inspiegabili a parole quelle scintille emotive dei colpi di fulmine, a qualsiasi età. Quello che esplode tra le mani di questi due ragazzini è un sentimento tenero e ribelle
Mentre Jackie cerca di impegnarsi nello studio, Clotaire entra nel giro di affari del boss mafioso locale La Brosse (Benoît Poelvoorde).
Non può finire bene.
Una rapina mano armata con una guardia giurata morta, Clotaire che viene tradito dai suoi, Jackie innamorata perde i suoi obiettivi.
Dieci anni dopo circa la vita di tutti ha subito delle conseguenze e pagato per gli eccessi. Come si fa però a continuare a resistere a un amore folle e spavaldo?

Vorticoso ed eccessivo, L’amore che non muore è un film dagli inebrianti 166 minuti per chi ama il cinema e per chi ama le store d’amore. Quasi tre ore di film e non sentirle in questo irriverente melodramma di periferia, in terra di gangster e speranze appese a un filo. Il regista e attore Gilles Lellouche ha scritto la sceneggiatura con i due registi Audrey Diwan (La scelta di Anne – L’Événement), Ahmed Hamidi e Julien Lambroschini adattando il romanzo “Jackie loves Johnser OK? (1997) dell’autore irlandese Neville Thompson (la scena è spostata dalla Dublino operaia a una città industriale costiera in Francia).
C’è una finezza tagliente quando Lellouche, con il direttore della fotografia Laurent Tangy, accelera con i movimenti, zoom, con le riprese tra primi piani e vedute dall’alto.
Nel suo terzo film da regista Gilles Lellouche osa fino in fondo, rende brillo il pubblico con un’energia vitale flirtando tra generi.
L’amour ouf con un gioco di assonanza con l’Amour fou (Amore pazzo).

Data di uscita: 5 giugno 2025

Genere: Drammatico

Durata: 166′

Paese: Francia, Belgio

Anno: 2024

Produzione: Chi-Fou-Mi Productions, Trésor Films, StudioCanal, France 2 Cinéma

Distribuzione: Lucky Red