Basata sull’omonimo libro (2007) di Donald L. Miller e sceneggiato da John Orloff, Masters of the Air segue gli uomini del 100° Gruppo Bombardieri (“Bloody Hundredth”) durante i raid di bombardamento sulla Germania nazista in condizioni proibitive, dovute al gelo, alla mancanza di ossigeno e al terrore di un combattimento condotto a 25.000 piedi di altezza. Alcuni furono abbattuti e catturati; altri furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti hanno ricevuto un tributo.
I primi 4 episodi sono diretti magistralmente da Cary Joji Fukunaga, che poi cede il timone a Anna Boden, Ryan Fleck, Dee Rees, Timothy Van Patten.
Spaziando dai campi e villaggi bucolici del sud-est dell’Inghilterra, alle dure privazioni di un campo di prigionia tedesco e ritraendo un periodo unico e cruciale della storia mondiale.
Attenzione. La macchina produttiva sa quello che fa. Qui non si discute. Nessuno glorifica la guerra.
Il punto di vista è umano.
Masters of the Air prova a raccontare l’emotività, o meglio gli stati d’animo dei giovani soldati che hanno affrontato la guerra. La rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi giovani uomini che hanno contribuito a distruggere l’orrore del Terzo Reich di Hitler è al centro della storia di Masters of the Air.
Masters of the Air mette in scena l’orrore della guerra attraverso sequenze d’azione degne del miglior cinema.
I 9 episodi – da 60 minuti ciascuni – di questa nuova serie seguono la scia, o sentimentalmente possiamo dire che ne sono un sequel putativo, delle battaglie sul suolo francese di Band of Brothers (2001) e sui mari e negli oceani The Pacific (2010), le due miniserie ambientate durante le Seconda Guerra Mondiale, anch’esse prodotte dal duo Steven Spielberg e Tom Hanks con Gary Goetzman (per capirci la squadra produttiva di di Salvate il soldato Ryan).
Masters of the Air è un’epopea bellica emozionante, un dramma crudo, una storia umana travolgente.
Le riprese di Masters of the Air sono iniziate in Inghilterra nel 2021, subendo stop e rallentamenti a seguito della Pandemia di Covid-19.
Prodotta dagli Apple Studios, “Masters of the Air” è prodotta esecutivamente da Spielberg attraverso Amblin Television, e da Hanks e Goetzman per conto di Playtone.
I 9 episodi della miniserie sono costati tra i 200 e i 250 milioni di dollari.
Masters of the Air è la prima serie di Apple TV+ prodotta dalla società di produzione interna dell’azienda di tecnologie, Apple Studios.
Dal 26 gennaio su Apple TV+