Roma, 1943.
Italo (Vincenzo Sebastiani) è il figlio di un federale fascista, che sta raggiungendo il duce a Salò, e fratello dell’eroe di guerra Vittorio (Federico Ciriello); Cosimo (Alessio Di Domenicantonio) viene cresciuto con il fratellino dal nonno povero da quando il padre è stato mandato al confino; Vanda (Carlotta De Leonardis) è un’orfana che vive in un orfanotrofio con la speranza di essere scelta prima o poi da una famiglia, mentre su di lei veglia suor Agnese (Marianna Fontana).
Sono tre amici di strada, di dieci anni o poco più, che decidono di andare a riprendersi il loro amico Riccardo (Lorenzo Mc Govern Zaini), ebreo (ma mica è colpa sua se ha i genitori ebrei, si dicono) “rubato” dai tedeschi una notta al ghetto, e portato su un treno in Germania.
Sono quattro amici, con tanto di patto di sputo.
Italo, Cosimo e Vanna partono di nascosto seguendo un binario che sono certi che in breve tempo li condurrà da Tiburtina verso questo campo di lavoro dove convinceranno i tedeschi che Riccardo è buono; e se lo riporteranno a Roma. E se non li convincono, Italo ha “l’arma segreta”.
Dopo aver scoperto quello che hanno combinato, e soprattutto le loro intenzioni, all’inseguimento dei 3 piccoli eroi si gettano suor Agnese e Vittorio.
Non si vede la guerra, non si vedono trincee o bombardamenti. La guerra si ascolta nei discorsi del fiero balilla Italo, nemmeno a dirlo, comandante dell’operazione; la si nota dal volto triste di Cosimo per il padre mandato al confino; la si osserva nei volti e nei comportamenti, nella fame delle persone che il trio incontra lungo la strada; la si scopre nei due cadaveri a bordo di un binario.
Tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei (edizioni e/o, 2018), sceneggiato dal regista Claudio Bisio insieme a Fabio Bonifacci, L’Ultima Volta Che Siamo Stati Bambini racconta la guerra vissuta dai bambini, come un gioco serio, fino alla fine “Questo è il film – racconta Bisio -. Il cuore di questo racconto è rappresentato dai bambini, dal loro agire, dalle loro parole e pensieri che imprimono alla storia un tono leggero e ironico. Buffo, malgrado tutto, perché in realtà loro sono serissimi”.
Non è Schindler’s List, ma non è nemmeno una favola. Come racconta Fabio Bonifacci “è un racconto di tragedie storiche e personali (“l’amico rubato”). È spensierata incoscienza dell’infanzia e cruda concretezza dell’Italia devastata del ’43, racconto di iniziazione alla vita accompagnato dall’ombra continua della morte. È divertimento e groppo in gola, gioia e dolore, scoperta del mondo, terrore fantasioso per inesistenti spiriti notturni e sangue gelato alla vista dei cadaveri reali. È un’esaltante esperienza di libertà che si compie cercando il più lugubre e spietato luogo di prigionia mai esistito. La caratteristica principale di questa sceneggiatura sta forse proprio nella ricerca di un particolare equilibrio fra commedia e tragedia, qua compagne di viaggio inseparabili”.
Fedele al romanzo da cui è tratto, con un diverso sviluppo nel finale, per noi che abbiamo letto il romanzo e visto il film, forse meno disperato nella tragedia, ma emotivamente più doloroso, L’Ultima Volta Che Siamo Stati Bambini riesce a cogliere l’ingenuità sana dei bambini trasformandola in una storia coinvolgente nel raccontare la crudeltà della guerra.
La regia è pulita e semplice, essenziale nel risaltare tutti gli attori soprattutto i più giovani, cui è stata data una responsabilità da adulti. Bravo Bisio al suo debutto alla regia per aver saputo trovare 4 bravissimi ragazzi ed essersi messo al servizio delle emozioni dei loro personaggi.
Da vedere per ricordare che
“Tra le 2.091 Persone di religione ebraica deportate durante l’occupazione di Roma, c’erano anche 281 bambini. Nessuno di loro è tornato.”
https://www.nonsolocinema.com/lultima-volta-che-siamo-stati-bambini-di-claudio-bisio.html
Data di uscita: 12 ottobre 2023
Genere: Commedia. Dramma.
Anno: 2023
Regia: Claudio Bisio
Sceneggiatura: Claudio Bisio, Fabio Bonifacci
Fotografia:Italo Pietriccione
Montaggio: Luciana Pandolfelli
Musiche: Pivio&Aldo De Scalzi.
La colonna sonora sarà disponibile in digitale dal 13 ottobre edita da EDIZIONI CURCI con BARTLEBYFILM SRLCostumi: Beatrice Giannini
Paese: Italia
Durata: 106 min
Produzione: Solea, Bartleby Film e Medusa Film
Distribuzione: Medusa