Il 61enne Tom Cruise riveste per la settima volta i panni dell’agente dell’IMF – Impossible Mission Force – Ethan Hunt alla sua ultima (?) missione mozzafiato.
Basato sulla serie televisiva prodotta da Bruce Geller nel 1966, portata al Cinema da Cruise la prima volta nel 1996, e ora per la terza volta (dopo Rogue Nation del 2015, Fallout del 2018) diretta da Christopher McQuarrie, che scrive con Erik Jendresen, questo ultimo capitolo è diviso in due parti (la prima in uscita il 12 luglio 2023, la seconda prevista nel giugno 2024).
Girato durante il Covid, tra Italia, Norvegia ed Emirati Arabi Uniti, è incentrato tutto su Hunt – e quindi sull’incredibile fascino magnetico di Tom Cruise che porta il film sulle sue spalle – che deve vedersela con il nemico più pericoloso: l’intelligenza artificiale, nota come “l’Entità”.
Ethan Hunt ( Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera umanità.
Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate.
Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.
Come sempre idialoghi non contano, contano i rapporti umani, di fiducia, sentimentali, che comunque servono da appoggio all’azione sfrenata dedita solo a una missione: intrattenere e divertire.
Perché la trama è complessa, la posta è alta (è pur sempre l’ultimo capitolo), Cruise non sta fermo un attimo.
Ma il nostro eroe, cui vorremo per sempre bene nonostante Scientology, è contagioso: è così sicuro di sé e trasmette una convinzione irresistibile e infantile in quello che fa, che è inevitabilmente la forza trainante della storia e di tutti gli altri personaggi.
Mission: Impossibile non delude nel suo riuscire sempre a stampare un sorriso sul volto.
Tom Cruise and Hayley Atwell in Mission: Impossible Dead Reckoning Part One from Paramount Pictures and Skydance.
Se una 500 gialla, modello vintage può sfrecciare per Roma in un frenetico inseguimento seminando polizia e cattivi vari, il leitmotiv del film è uno stravagante, forse addirittura esilarante, oltraggio alle leggi fisiche.
In un vivido susseguirsi di corse-combattimenti-acrobazie folli eseguiti con mirabolanti effetti speciali tutto è portato al limite.
156 minuti di thriller d’azione o anche cinema dove tutto quello che conta è lo spettacolo. Non avremmo potuto chiedere di meglio in questo metà luglio afoso.
Quindi eccezionale McQuarrie che con la costruzione psicologica non solo di Hunt, che emotivamente sente gli anni e i dolori del tempo che è passato e di chi non c’è più, e il tratteggio di personaggi femminili forti e imprevedibili, sa tenere incollati allo schermo i fan della saga.
Tom Cruise and Christopher McQuarrie on the set of Mission: Impossible Dead Reckoning Part One from Paramount Pictures and Skydance.