“Natura Morta” di Louise Penny

Einaudi pubblica finalmente la tanto attesa prima indagine dell’ormai amato ispettore capo Armand Gamache uscito dalla penna avvincente della canadese Louise Penny.

Natura Morta è un romanzo vincente, orchestrato con quell’impeccabile ed elegante ingegneria dei gialli classici (quelli che non ci si stanca mai di leggere).

Capo del dipartimento omicidi della Surêté du Québec, Gamache viene chiamato a indagare su una morte sospetta in un villaggio di cui non ha mai sentito nominare, e che non compare sulle mappe, ma che lo conquista inaspettatamente: Three Pines.

La morte è sospetta perché potrebbe essere stato un incidente di caccia oppure un omicidio volontario.
Sta a Gamache insieme alla sua squadra raccogliere le informazioni necessarie per ricostruire il quadro degli eventi.

L’abilità narrativa di Louise Penny scintilla fin dalle prime pagine: discorsiva, emotiva, intelligente. Il caso giallo, sempre ben congegnato e accattivante, non è l’unica indagine che interessa alla Penny.

Per più di 20 anni l’autrice è stata giornalista radiofonica per la Canadian Broadcast Corporation, occupandosi di attualità: economia e questioni politiche e sociali in diverse città. Poi nel 1998, incoraggiata da suo marito, Michael (cui è dedicato Natura Morta), capo di ematologia al Montreal Children’s Hospital, scelse di inseguire il suo sogno da sempre: scrivere romanzi.

I suoi polizieschi sono un pretesto anche per interrogarsi, e indagare, sulla società, sull’attualità, sulla politica di regioni del Canada, sui loro contrasti culturali (anglofoni e francofoni), sulla criminalità e traffico di stupefacenti. Lei stessa ha detto che i suoi libri non riguardano solo l’omicidio, ma ciò che un omicidio scatena in una comunità.

Senza pretese da saggio di inchiesta, ma con un tono riflessivo e pacato, ma non per questo meno incisivo (come il carattere di Gamache) riesce a cogliere e descrivere il lato oscuro dell’umanità. Con ingegno ha costruito un villaggio, Three Pines, e lo ha popolato di personaggi sfaccettati e fascinosi, non per forza simpatici.

Natura Morta non delude come tutti i romanzi con Armand Gamache.