Il film d’esordio di Haya Waseem, che sceneggia ispirandosi alla sua vita, si concentra su una ragazza pakistana che affronta le pressioni della famiglia, degli amici e della sua comunità mentre cerca di farsi spazio e trovare un suo punto di appoggio a Toronto.
È una storia di formazione molto personale sulle aspettative della famiglia e sul desiderio di libertà di una giovane donna, figlia di pakistani emigrati in Canada.
Sheila (Arooj Azeem), verso la fine del primo anno di università e dopo essersi innamorata per la prima volta, desidera essere indipendente dai suoi genitori (interpretati dai veri genitori della Azeem). Ma si trova di fronte un muro fatto di no e di tradizioni.
Dopo che Eden, questo il nome del ragazzo di cui è innamorato, dopo una notte d’amore, rompe bruscamente con lei, in Sheila si rompe qualcosa di già fragile.
Attraverso la fotografia di Christopher Lew, Waseem – nata in Pakistan e cresciuto in Svizzera prima di emigrare in Canada all’età di 16 anni – ha realizzato un ritratto delicato ma mai retorico o compassionevole, di una giovane donna che attraverso tutti gli ostacoli della vita, compresa la crisi finanziaria dei suoi, cerca della felicità.