“Se io non voglio, tu non puoi.” La nuova campagna della Fondazione Una Nessuna Centomila per il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne

La Fondazione Una Nessuna Centomila, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne, lancia la campagna “Se io non voglio, tu non puoi.“, un’iniziativa di sensibilizzazione che mira a diffondere un messaggio chiaro: il consenso non è una concessione, è un diritto. 

Quante volte davanti ad uno stupro abbiamo sentito dire “perché non ha gridato? Perché non si è mossa? Perché non ha cercato di scappare?” o ancora quante volte davanti ad una violenza subita le donne si sono sentite dire: “perché lo hai fatto salire a casa? Ma non mi hai detto che ti piaceva? Scusa ma ti sei presentata vestita così all’appuntamento?”. Un rovesciamento totale delle responsabilità. La mancanza di reazione interpretata come la volontà a subire quella violenza e il ripensamento un diritto che per le donne non può essere contemplato. La campagna prova a evidenziare esattamente queste situazioni, ci pone davanti ad una scelta. Ci mette di fronte a un racconto, ad una casistica in cui tante di noi possono purtroppo ritrovarsi. “Se io non voglio, tu non puoi” è la dichiarazione chiara della nostra autodeterminazione ma è anche la denuncia pubblica e collettiva di un reato che si consuma ogni giorno sulla nostra pelle.


Il consenso rappresenta un diritto fondamentale e inviolabile.” – ha dichiarato Giulia Minoli, Presidente della Fondazione Una Nessuna Centomila – “In Italia, i numeri sono preoccupanti: nel 2023 sono stati denunciati oltre 4.500 casi di violenza sessuale, registrando un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. A ciò si aggiunge il drammatico aumento del fenomeno della diffusione non consensuale di materiale intimo, che ha visto una crescita del 7%, con più di 1.200 denunce. Non meno allarmante è il dato relativo alle molestie sessuali, sia fisiche che online, che hanno interessato una donna su tre. Tuttavia, queste cifre raccontano solo la punta dell’iceberg, poiché tante sono le donne, sopraffatte dalla paura o dal timore di essere giudicate, che non trovano il coraggio di denunciare. 

Con la campagna ‘Se io non voglio, tu non puoi.’ intendiamo ribadire che ogni ‘no’ deve essere ascoltato e rispettato. Il silenzio non può più essere considerato un atto d’assenso. È necessario intraprendere un cambiamento culturale per riconoscere e tutelare la dignità e la libertà di ogni donna.”

Per dare maggiore risonanza a questa campagna e sostenere con forza il suo messaggio, numerosi artisti e attivisti, tra cui volti noti della cultura, della musica e dello spettacolo: Manuel Agnelli, Amadeus, Luca Barbarossa, Marco Bonini, Dario Brunori, Massimiliano Caiazzo, Caterina Caselli, Gino Castaldo, Michela Cescon, Chiara Civello, Paola Cortellesi, Andrea Delogu, Emanuela Fanelli, Anna Ferzetti, Anna Foglietta, Nino Frassica, Maria Chiara Giannetta, Giorgia, Raphael Guallazzi, Lino Guanciale, Paola Iezzi, Jack La Furia, Achille Lauro, Maurizio Lastrico, Edoardo Leo, Lucariello, Fiorella Mannoia, Romana Maggiora Vergano, Astrid Meloni, Ermal MetaClaudia Pandolfi, Piero Pelù, Vittoria Puccini, Luisa Ranieri, Giuliano Sangiorgi, Paola Turci, Alessio Vassallo, Beatrice Zerbini, Luca Zingaretti, hanno deciso di unirsi all’iniziativa dando volto e voce a chi spesso non può farsi sentire, perché il silenzio non può più essere una scelta. 


La campagna “Se io non voglio, tu non puoi.”, realizzata dall’agenzia HOBO, rappresenta un invito alla riflessione e una chiamata all’azione per ciascun individuo che ha il compito di contribuire attivamente a un cambiamento culturale permanente, che non si limita al 25 novembre, ma si estende alla vita quotidiana. La Fondazione Una Nessuna Centomila porta avanti questa missione anche attraverso altri progetti che ampliano il raggio d’azione e affrontano il tema della violenza di genere con un approccio educativo e culturale come: 

  • Una Nessuna Centomila, in Arena”, l’evento musicale che ha riunito le grandi voci della musica italiana contro la violenza sulle donne a sostegno centri antiviolenza. L’evento, insieme a una campagna di raccolta fondi tramite SMS, ha permesso alla Fondazione di raccogliere e distribuire importanti risorse ai centri antiviolenza.
     
  • Dal Silenzio all’Azione”, un progetto realizzato con Valore D che supporta le aziende nell’adozione di politiche efficaci contro la violenza di genere, fornendo strumenti concreti per agire e creare una rete di supporto contro un fenomeno che persiste nella società e nel mondo del lavoro. 
  • “La fatica di essere medie”, un’iniziativa di educazione all’affettività rivolta alle scuole secondarie di primo grado, mirata a sensibilizzare gli studenti su temi come la gestione delle emozioni, le relazioni interpersonali e la prevenzione della violenza digitale, attraverso incontri condotti da formatrici, educatrici e operatrici dei centri antiviolenza.
     
  • Il Laboratorio Artistico della Fondazione Una Nessuna Centomila incontra i CAV”, un progetto nato dalla volontà dei tanti artisti che lavorano al fianco della Fondazione, con l’obiettivo di portare visibilità e attenzione sull’importanza dei centri antiviolenza attivi su tutto il territorio nazionale. Attraverso un contatto diretto con le operatrici di questi centri, l’iniziativa intende sensibilizzare il pubblico sul loro ruolo cruciale nella lotta contro la violenza di genere.  

     

La Fondazione Una Nessuna Centomila, in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne, è impegnata in numerose iniziative, vedi scheda allegata. 
 

Per sabato 23 novembre alle 14.30 in piazza Ostiense a Roma è invece l’appuntamento con la manifestazione contro la violenza sulle donne. La Fondazione sarà presente con il suo striscione e attende tutti i suoi numerosi sostenitori. 
 

Attraverso le numerose iniziative che la Fondazione Una Nessuna Centomila promuove durante tutto l’anno, si intende coinvolgere l’intera società in un percorso di consapevolezza e trasformazione culturale. Ogni individuo è chiamato a contribuire attivamente alla lotta contro la violenza di genere, promuovendo una società più sicura e rispettosa, lontana da ogni forma di violenza e discriminazione di genere.