il mio articolo anche su https://www.nonsolocinema.com/spider-man-no-way-home-di-jon-watts.html
Clamoroso. Da applausi a scena aperta.
Ambizioso, ma se lo può permettere.
Spider-Man: No Way Home vi terrà incollati con le sue ragnatele alla poltroncina del cinema.
Jon Watts già regista dei due film dell’era Tom – Peter Parker – Holland continua a brillare nel giocare tra supereroi, multiuniversi, dimensioni parallele e specchio, e una serie di colpi di scena da far ridere il cuore e, sì, anche commuovere.
Il terzo film della serie inizia subito dopo “Spider-Man: Far from Home” del 2019. Tutto il mondo sa che il liceale Peter Parker è in realtà Spider-Man. Questo crea non pochi problemi a Peter, ma soprattutto ai suoi amici. Così al nostro eroe viene in mente di chiedere un aiuto per poter modificare il presente.
Ma Peter è un entusiasta, un po’ ingenuo, troppo sentimentale e combina un pasticcio. Spidey e il Doctor Strange, lo stregone da cui va per chiedere aiuto, con un incantesimo aprono accidentalmente, per colpa del primo insomma, una spaccatura tra dimensioni parallele. Spiderman si trova a dover affrontare i super villain che in altri mondi hanno dato del filo da torcere ai relativi Spider-Man. Stiamo parlando di: Dottor Octopus, Goblin, Lizard, Electro, Uomo Sabbia.
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. E mai come in questa avventura Peter Parker, che ha fatto dell’etica del fare la cosa giusta, fare il bene, il suo motto, farà i conti con il suo destino: la solitudine derivante dal sacrificio di essere un supereroe.
Ironia e leggerezza diventano azione elettrizzante ed emotiva.
Andate al Cinema a vederlo.