Basato sul romanzo di Victoria Mas, sceneggiato dalla regista con Chris Deslandes, The Mad Women’s Ball racconta la storia agghiacciante di una donna ingiustamente rinchiusa in una struttura psichiatrica dalla sua famiglia.
Ambientato nella Francia del XIX secolo ha l’atmosfera di un thriller; e in un mondo a metà tra Fede, scienza e spiritualità concentra la sua narrazione sulla feroce misoginia alla base della moderna medicina psichiatrica.
Il film inizia con Eugénie Cléry (Lou de Laâge), una donna di una famiglia benestante, piuttosto indipendente, è in piazza con altre persone a piangere la morte di Victor Hugo. Non dovrebbe essere lì e infatti, una volta tornata a casa mente: la sua famiglia, soprattutto suo padre non gradirebbe. L’unica persona di cui si fida è suo fratello Théophile (Benjamin Voisin).
Nella scena dopo Eugénie è in preda a una strano attacco, come se entità invisibili, soprannaturali prendessero il sopravvento su di lei e comunicassero con lei.
Dopo che Eugénie confida a sua nonna questi eventi, a lei inspiegabili la famiglia la ricovera in un ospedale psichiatrico, il Salpetriere di Parigi, dove viene affidata alle cure di Geneviève (M. Laurent), un’infermiera severa che assiste il dottor Jean-Martin Charcot (Grégoire Bonnet), uomo arrogante che gestisce la clinica, e incontra il gruppo di altre pazienti con cui farà amicizia. Scioccata e arrabbiata, Eugénie inizialmente rifiuta di rispettare le regole dell’istituzione e coglie ogni occasione per insistere sul fatto che non appartiene alla Salpêtrière. Il suo rapporto con Geneviève, che crede inequivocabilmente nel potere della scienza, inizia con difficoltà. È solo quando lo spirito della sorella morta dell’infermiera inizia a comunicare con Eugénie che la loro relazione si scioglie e Geneviève inizia a subire la propria trasformazione.
Il primo lungometraggio francese originale prodotto da Amazon Prime Video è una storia interessante, piena di dettagli. Le donne in clinica sono pazienti cui viene diagnosticato di tutto, dall’epilessia all’“isteria”, sono accusate dagli uomini e punite dalle donne che eseguono gli ordini degli uomini. La Laurent sottolinea la realtà tragica per il mondo femminile in un’ istituzione patriarcale.