Joel Coen adatta una delle più celebri storie di omicidio, follia, ambizione e astuzia furibonda, desolazione e violenza. Diretto con rigore e interpretato con vigore è una tragedia dal chiaroscuro psicologico, dove l’amore è “un patto criminale e motivo di vendetta e dove il potere non è temperato dalla misericordia”.
Joel Coen scrive (tagliando alcune parti dell’originale) e dirige (girando in bianco e nero in 1,19:1) un gelido noir, fatto di ombre nitide e inquietanti inquadrature angolari.
The Tragedy of Macbeth è artigianato cinematografico, scena dopo scena il film palpita di eleganza, i personaggi, che spesso parlando in camera, si muovono per brugherie selvagge, geometrici cortili freddi circondati da muri vertiginosi, corridoi vuoti e lunghi che si allungano ad ampliare per poi strozzare la spavalda ambizione.
Denzel Washington è Macbeth, Frances McDormand (anche produttrice) è Lady Macbeth, Brendan Gleeson è re Duncan, Bertie Carvel è Banquo, Corey Hawkins è Macduff, Harry Melling è Malcolm.
Un trionfante Macbeth è di ritorno dalla guerra contro Norvegia e Irlanda quando una strega gli profetizza che salirà sul trono di Scozia.
La brama di potere e l’ambizione soprattutto della moglie desiderosa di diventare regina di Scozia, lo porteranno a compiere crimini violenti, pur di vedere avverata la profezia.
La coppia si spingerà fino all’assassinio, pur di ottenere avidamente ciò che vuole: successo, potere e denaro. Ma la loro si rivelerà solo una lenta discesa verso le fauci dell’inferno.
C’è una essenzialità teatrale, una bellezza intrigante in questo The Tragedy Of Macbeth. La sceneggiatura di Coen è completamente shakespeariana.
C’è un po’ di Orson Welles, Ingmar Bergman, Akira Kurosawa.
Quello che manca è vederlo al cinema!
The Tragedy of Macbeth sarà disponibile da venerdì 14 gennaio sulla piattaforma AppleTv+.
La fotografia è di Bruno Delbonnel; le scenografie sono di Stefan Dechant; i costumi sono di Mary Zophres; la colonna sonora è di Carter Burwell.