“Trust” di Hernan Diaz

Che cos’è la fiducia (Trust)?
Da intendersi in senso morale, certo, ma anche in senso economico (“trust” è usato anche in economia per indicare una molteplicità di rapporti giuridici di natura patrimoniale).

Con una trama apparentemente complessa, ma è solo un’astuta maschera per una storia appassionante e intelligente, Hernan Diaz descrive abilmente personaggi che si muovono nel mondo finanziario del primo dopoguerra utilizzando una prosa che volutamente ricorda Henry James, Edith Wharton e in parte anche Thomas Mann.

Fiducia e denaro – e quanto il denaro influisca sulla fiducia e plasmi le persone – sono i due estremi al cui interno si muovono i protagonisti di Trust.

Con una sintassi scorrevole – senza accorgersene si arriva a metà romanzo con velocità e voracità – e una struttura a matrioska, che all’inizio disorienta e alla fine appare incredibilmente efficace, Hernan Diaz fa raccontare la stessa storia da 4 persone.

La prima parte, narrata in terza persona, si intitola “Fortune” ed è un romanzo dall’incredibile successo scritto da Harold Vanner. I due protagonisti sarebbero ispirati a una coppia ben in vita dell’alta società: un finanziere, dall’innata abilità di influenzare i mercati, e la moglie, appassionata filantropa. Questo libro svelerebbe una realtà all’interno delle mura domestiche, fino alla morte della donna.

La seconda parte riguarda gli appunti scritti con parole secche e dirette di Andrew Bevel, il finanziere che si è riconosciuto nel romanzo di Vanner, e ha deciso di scrivere la sua verità in una biografia, per smentire le false voci sulla moglie Mildred.
Per questo assume una dattilografa, Ida Partenza, figlia di un anarchico italiano.

La terza voce (forse la migliore), narrata in prima persona, e in flashback, è quella di Ida, anziana donna, che racconta (rievoca) non solo la storia del padre, e la sua attività clandestina, e il suo lavoro presso Bevel, ma anche il suo relazionarsi con la società, con un impiego che non si aspettava, e la scoperta di un uomo senza scrupoli, che smaschera giorno dopo giorno.
La quarta parte è il diario scritto da Mildred, trovato da Ida molti anni dopo in occasione di una mostra sui Bevel.

Trust è un puzzle originale sulla manipolazione della realtà e sul potere del denaro di cambiare le persone.

Da leggere!