“Le Théorème de Marguerite (Il Teorema di Margherita)” di Anna Novion

Marguerite Hoffman è una venticinquenne dottoranda in Matematica presso la prestigiosa Ecole Normale Superieur francese, un’Università da cui sono usciti ben 11 vincitori della medaglia Fields, equivalente al Nobel.
Figlia di un’insegnante di matematica, ha dedicato tutta la sua vita alla materia, vivendola anche – la vita – come un teorema con regole ed equazioni certe, sfuggendo l’irrazionalità che ne fa intrinsecamente parte.
Quando commette un banale errore di calcolo nella sua tesi, non si sente sostenuta dal suo docente, si sente presa in giro da Lucas, quello che lei ritiene il nuovo pupillo del professore, e decide di mollare tutto.
Nonostante il suo professore e sua madre cerchino di farla ragionare, Marguerite trova una stanza in affitto da una ballerina scapestrata, un lavoro come commessa, ma la sua fortuna arriva dal gioco d’azzardo cinese. 

Per necessità di trovare i soldi dell’affitto sfrutta la sua mente matematica per una partita a mahjong – gioco con le tessere – cinese, in un retrobottega. Sarà solo la prima di tante. La vita fuori dai suoi schemi prestabiliti l’aiuta ad acquisitare più consapevolezza di se stessa; riprende in mano fogli e penna per ritentare la dimostrazione del suo teorema. Libera come non si era mai sentita, chiede l’aiuto di Lucas. Per la prima volta nella sua vita applica i sentimenti e non le regole alla sua vita.

Scritta dalla regista (due film, e una serie tv francese) con Agnès Feuvre e Marie-Stéphane Imbert, Marguerite’s Theorem è una storia che abbiamo già vista declinata in diversi ambiti universitari, con protagonisti più o meno simili a Marguerite.
La logica narrativa è prevedibile fin dai primi minuti. Ciò che rende questo film piacevole sono l’affetto e la sobrietà usati come codici per tracciare i personaggi.
La cura dei dettagli, l’attenzione a non caricare il colore del dramma, ma tenere tutto vivo con un linguaggio emotivo accessibile a tutti, rende Marguerite’s Theorem una storia d’amore di formazione.