Segnatevi la data: Venerdì 7 giugno il Cinema Anteo spegne 45 candeline.
Da quel 1° maggio 1979 Anteo ha cercato di essere più di una semplice sala cinematografica, uno spazio polivalente per le arti e per il pubblico (proprio al suo esordio Anteo nacque con la definizione di MusiCineTeatro), con un forte legame con il tessuto cittadino.
45 anni dopo, febbraio del 2024 Anteo è risultato il primo cinema a livello nazionale per presenze, superando le 60.000.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi e, per Anteo, di Lionello Cerri, Sergio Oliva, Cristiana Mainardi, Claudio Bisio, hanno presentato il programma per la celebrazione di questi primi splendidi 45 anni di attività.
La nostra attività ha inizio nel 1979 – ha raccontato Lionello Cerri – eravamo in tre, io, Raimondo Paci e Maurizio Ballabio, poco dopo si è aggiunta Graziella Civenti, eravamo mossi dal desiderio di creare non una semplice sala cinematografica, ma uno spazio polivalente per le arti e per il pubblico – ci chiamavamo MusiCineTeatro, infatti – e abbiamo sempre avuto e desiderato un forte legame con la città e con i cittadini. Anteo ha iniziato facendo conoscere autori e cinematografie che erano completamente sconosciute: il Nuovo cinema tedesco, da Wenders a Fassbinder; il cinema di denuncia inglese, primo tra tutti Ken Loach; il cinema spagnolo con Almodovar. Facevamo film in lingua originale con sottotitoli, facendo decine di migliaia di presenze. Ci siamo soprattutto battuti per diffondere il cinema indipendente, internazionale e italiano d’autore, ottenendo grandi risultati per il cinema italiano.
Tante le iniziative, che dimostrano la costante attenzione di Anteo verso il proprio pubblico ma anche verso la città, tra queste: Punti Viola, Fabbrica dell’Aria®, lo studio di registrazione “Parla con Anteo”, lo spazio per il pubblico con il ledwall di Piazza XXV Aprile, il biglietto sospeso, Fuoricinema, oltre agli appuntamenti per il 45° compleanno che culmineranno il 7 giugno in una grande festa che coinvolgerà tutte le sale Anteo.
Per noi è molto importante il concetto di comunità – prosegue Cerri – costituita non solo dal pubblico ma anche dalle persone con cui lavoriamo. Dopo due o tre anni, ci siamo ingranditi, creare una condivisione, grazie ai nostri soci con cui abbiamo costruito una squadra, fatta di 17 soci che hanno creduto in questo progetto e lo hanno aiutato a crescere, così come sono fondamentali 25 collaboratrici e collaboratori che lavorano in ufficio per organizzare, comunicare, ideare tutta l’attività e le iniziative, 71 lavoratrici e lavoratori che si relazionano tutti i giorni con il nostro pubblico, accogliendolo con gentilezza, professionalità ed esperienzanelle nostre sale.
Siamo un centinaio e ciò che abbiamo costruito è frutto dell’esperienza sul campo, un percorso in cui non ci siamo focalizzati solo sul valore della nostra proposta culturale, ma in cui abbiamo voluto costruire dei luoghi. Luoghi fatti di persone e di legami con il territorio, anche dialogando costantemente con le realtà culturali e sociali locali, tra cui teatri, associazioni e fondazioni, musei, cinema e festival, università.